BenQ GW2250M in test
Con le impostazioni indicate precedentemente, andiamo ora a constatare la qualità e le prestazioni del monitor BenQ GW2250M.
Qualità grafica
L’eccellente contrasto è facilmente apprezzabile, grazie anche ai test che mettono in genere a dura prova la riproduzione delle minime differenze di tonalità. I colori risultano decisi, senza evidenti saturazioni, merito del pannello AMVA con profondità colorimetrica reale 8-bit, senza funzione AFRC.
Angoli di visione
I pannelli AMVA non godono di un elevatissimo angolo di visione, anche se risulta nettamente migliore dei display a matrice TN. Il BenQ GW2250M non fa eccezione e all’aumentare dell’angolazione, il viraggio cresce sempre di più.
Uniformità della retroilluminazione
Abbiamo catturato due immagini con una schermata nera al buio per rilevare eventuali fasci luminosi. La prima foto rappresenta la visuale più simile a occhio nudo, mentre nella seconda abbiamo aumentato la sensibilità della fotocamera per avere maggiori dettagli. Sul nostro esemplare, ai quattro angoli si nota una luminosità leggermente superiore rispetto al centro, ma rimane lievemente apprezzabile solo con sfondo quasi completamente nero. Il fenomeno, definito bleeding, è comunque variabile da monitor a monitor.
Tempo di lag
Il tempo di ritardo del segnale, in confronto al nostro monitor ASUS VH226H con pannello TN, è praticamente nullo. Non si avvertono infatti ritardi nei comandi duranti le sessioni game.
Reattività
Per testare il tempo di risposta abbiamo utilizzato il software PixPerAn, catturando diverse foto con le tre modalità impostabili dal controller AMA: Disattivo, Premium e Alto. Nella tabella abbiamo riportato il migliore e il peggiore risultato tra gli screen ottenuti. La modalità Alto è quella consigliabile durante i game, dove l’effetto ghosting risulta nettamente inferiore rispetto agli altri setting disponibili.