Impressioni d’Uso
Anche per il Rockbox RAW abbiamo effettuato le prove con un LG Nexus 5, ultimo modello di smartphone targato Google. La procedura è stata semplice e veloce. Ci è bastato attivare il Bluetooth sul nostro terminale e cliccare il tasto sul Rockbox Curve adibito al pairing effettuando cosi l'associazione del dispositivo. Tale procedura è comunque indicata in modo chiaro e semplie nel piccolo manuale di utilizzo fornito in bundle. La conclusione delle prove ha fatto emergere come il Rockbox RAW sia un gradino sopra il “fratello” minore Rockbox Curve. Anche qui tramite la funzionalità vivavoce, abbiamo potuto ascoltare le chiamate ricevute sul nostro smartphone tramite il Rockbox RAW, che ci ha garantito un suono pulito e chiaro, con la voce dell’interlocutore sempre chiara e cristallina, il che ci ha permesso di svolgere la conversazione senza problemi. Ci teniamo a precisare che essendo la struttura del RAW maggiore di quella del Curve l’esperienza è stata ancora migliore. L’autonomia del RAW, a differenza del Curve, sale a ben 10 ore e il tempo di ricarica rimane sempre di circa 1 ora garantendo al Rockbox RAW risultati fuori dal comune. Siamo riusciti a trascorrere un’intera serata con amici senza aver avuto il bisogno di spegnerlo o di metterlo sotto carica. Anche per il Rockbox RAW abbiamo proceduto alla stessa maniera mettendo in esecuzione più tracce di generi diversi passando dal pop, al rock, al dubstep e all’house, in tutte le riproduzioni la qualità sonora è stata superba e nel caso del rock o del dubstep i bassi sono stati molto fedeli. Il volume dei suoni è rimasto costante per ogni genere dandoci modo di apprezzare ogni brano senza troppi problemi. Il merito di questo successo e` dovuto ai driver utilizzati da ben 50 millimetri che hanno garantito una potenza ed un suono quasi al pari di casse acustiche dedicate. Nel complesso abbiamo apprezzato la qualità ed il livello di riproduzione del Rockbox RAW, oltre che il suo design monolitico.